SIMBOLO DELLA REPUBBLICA

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Immagine Stretto di Messina

" Da una parte era Scilla, dall'altra la Divina Cariddi "  Odissea, Canto XII

ISTITUTO COMPRENSIVO " Pascoli - Crispi " - Messina

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INVALSI

DOCUMENTI UTILI E SIMULAZIONE PROVE
http://www.online.scuola.zanichelli.it/quartaprova www.proveinvalsi.net
   
   

ISTITUZIONE

La necessità dell’istituzione di un Sistema di Valutazione Nazionale, e quindi di un Istituto della Valutazione, (legge 28 marzo 2003, n. 53; decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59; decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286), è nata nell’ultimo decennio, nell’ambito della trasformazione della natura e della struttura del sistema scolastico italiano che, da una impostazione unitaria e gerarchica, è passata a diventare poliarchica. E’ stata riconosciuta, infatti, con legge 15 marzo 1997, n. 59, l’autonomia alle Istituzioni scolastiche ed è stata valorizzata quella degli enti territoriali, Regioni, Province, Comuni. La tendenza al decentramento, già praticata in campo internazionale, ha imposto in questi anni anche all’Italia un cambiamento in tal senso. Esso, tuttavia, ha esposto la scuola al rischio della frammentazione dell’offerta formativa sul territorio nazionale, con l’accentuazione dei dislivelli di preparazione e formazione dei giovani e la nascita conseguente di nuove forme di emarginazione e di esclusione.
L’interfaccia, quindi, dell’autonomia delle istituzioni, che hanno competenze in campo scolastico, è la riserva da parte dello Stato di un’azione funzionale al mantenimento del connotato nazionale ed unitario del sistema, del controllo della qualità e della quantità dell’offerta formativa e l’intervento, con provvedimenti perequativi, a sostegno dell’azione delle singole istituzioni o enti che ne avessero bisogno e li richiedessero.
L’INVALSI, ponendo un limite all’ottica autoreferenziale delle singole istituzioni, ha introdotto una stima esterna dei livelli di istruzione e formazione dei giovani, con la finalità di fornire ad ogni singola scuola uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro e negli ultimi anni ai docenti un riferimento oggettivo per la valutazione degli studenti negli esami di Stato, secondo criteri internazionali.
L’Istituto è, pertanto, soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione, che individua, attraverso direttive, triennali e annuali, e linee guida gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali e le priorità strategiche delle quali l'Istituto deve tener conto, per programmare la propria attività.
L’INVALSI, ha accolto l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) nato nei primi anni settanta del secolo scorso, ne ha ereditato la sede, posta a Frascati, Villa Falconieri, e il patrimonio. A supporto delle proprie attività istituzionali, si avvale di una Biblioteca, che cura la raccolta di materiale bibliografico nell'ambito delle scienze dell'educazione, con una particolare attenzione agli aspetti della valutazione. Parte integrante della Biblioteca è l'Emeroteca, che presenta una ricca collezione di riviste specialistiche.

LE DIRETTIVE

Le prove INVALSI vengono disciplinate da direttive triennali e annuali, che individuano gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali, per il triennio e per l’anno in corso. In esse vengono indicate, inoltre, le classi interessate al rilevamento e le aree disciplinari oggetto della rilevazione.
Tale rilevazione è messa a regime secondo quanto segue:

- anno scolastico 2008-9 le scuole primarie
- anno scolastico 2009-10 scuole secondarie di primo grado (medie)
- anno scolastico 2010-11 scuole secondarie di secondo grado (superiori)

Sono stabilite le aree disciplinari oggetto della rilevazione: Italiano, Matematica, e in seconda istanza le Scienze, mentre si evidenzia l’opportunità di predisporre strumenti di valutazione dell’apprendimento della lingua inglese da mettere a disposizione delle scuole.

CONTENUTO DELLA PROVA

Le prove periodiche e la prova nazionale finale del primo ciclo, sono attualmente riferite all’Italiano e alla Matematica. La correzione degli elaborati per le prove periodiche e finali avviene ad opera dei docenti della classe, fatta eccezione delle scuole campione dove le prove vengono effettuate in presenza di un osservatore esterno, il quale provvede alla correzione. I risultati sono riportati su schede-risposta e spedite all’Istituto. Pertanto l’INVALSI fornisce alle scuole una griglia per la correzione delle risposte degli studenti e dà indicazioni per l’attribuzione di un punteggio unico in centesimi e per la sua conversione in un voto unico, espresso in decimi. L’attribuzione del punteggio e del voto può avvenire, oltre che in forma manuale, anche mediante griglia su supporto elettronico.

ITALIANO

Il fascicolo di Italiano è stato suddiviso in tre parti:

 1) comprensione di un testo di carattere letterario: 20 domande;

3) grammatica:10 domande.

La maggior parte delle domande prevedeva una scelta multipla con quattro alternative di risposta; alcune erano a risposta aperta univoca.
Alla sezione di Italiano della Prova nazionale sono stati attribuiti massimo 50 punti e altrettanti alla sezione di Matematica.
La sezione di Italiano si è articolata in due parti: blocco A (massimo 30 punti) e blocco B (massimo 20 punti).
Per ottenere i 30 punti del blocco A, l’alunno ha dovuto rispondere correttamente a un sottoinsieme di domande, di cui sono stati identificati i criteri nella difficoltà presentata dalle domande.

MATEMATICA

La prova di Matematica ha avuto il seguente Quadro Teorico di riferimento: numeri; spazi e figure; relazioni e funzioni; misura, dati e previsioni.
Il fascicolo di Matematica si è composto di 25 domande, alcune delle quali comprendenti più item
Si è articolato in due parti: blocco A (massimo 30 punti) e blocco B (massimo 20).
Per ottenere i 30 punti del blocco A della sezione di Matematica della Prova nazionale l’alunno ha
dovuto rispondere correttamente a un sottoinsieme di domande che sono state identificate seguendo i seguenti criteri:

1) copertura equilibrata di tutti e quattro gli ambiti oggetto di valutazione definiti dal Quadro Teorico di riferimento;
2) relativa “facilità” rispetto alle altre domande dello stesso ambito;
3) riferimento a contenuti significativi nell’ambito dell’insegnamento-apprendimento della Matematica;
4) coerenza sia con le Indicazioni Nazionali sia con le prassi più diffuse a livello d’insegnamento nelle scuole.

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA NAZIONALE

Il punteggio della Prova nazionale, comprensivo del punteggio di Italiano e del punteggio di Matematica, è risultato dalla somma dei punti attribuiti all’uno e all’altro. La seguente tabella indica la traduzione del predetto punteggio in un voto (unico) espresso in decimi.

SOMMA DEI PUNTEGGI DI ITALIANO E MATEMATICA VOTO
Minore o uguale a 40 4
41-54 5
55-64 6
65-73 7
74-82 8
83-91 9
92-100 10

La prova nazionale a conclusione del primo ciclo ha previsto prove differenziate per gli alunni con particolari bisogni educativi, una apposita griglia di correzione e un calcolo specifico del voto per il fascicolo di Italiano e quello di Matematica.

RESTITUZIONE DEI RISULTATI

Per le prove periodiche, effettuate contestualmente su tutto il territorio nazionale nelle stesse date, stabilite dal Ministero, l’INVALSI restituisce il risultato alle singole scuole, con dati disaggregati a livello nazionale, regionale, con analisi dei risultati a livello di prova e di singola domanda.
L’INVALSI provvede anche alla stesura di un “Rapporto annuale sugli apprendimenti”.

Si è constatato che la valutazione “sufficiente” come risultato degli esami di Stato di terza media non viene confermata agli esami di maturità che dal 20% degli studenti, i rimanenti risultano insufficienti. Pertanto l’Istituto propone, affidandosi al giudizio di illustri studiosi, anche soci dell’Accademia della Crusca, di moltiplicare, a partire dalle medie le occasioni di esercizio, non limitandosi al tema, ma coltivando anche il riassunto, con la scelta di testi adeguati.
Non va certamente meglio in Matematica, che in base ai risultati degli scorsi anni, risulta molto mal digerita dagli studenti italiani.
Occorre, pertanto una revisione del sistema scuola, come occorre una didattica maggiormente individualizzata, al fine di riconoscere e rimuovere gli ostacoli di natura personale, familiare, sociale, che si frappongono alla piena preparazione e formazione dei giovani nei loro studi primari e medi, premessa indispensabile per la loro futura competitività in campo culturale, professionale, lavorativa.


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